L’Orto del Nonno

Com’è iniziato tutto? Quando? Come?

La storia potrebbe iniziare con “C’era una volta l’orto del Nonno”…

Ufficialmente questo folle viaggio inizia nel 2022 dopo essermi licenziato da lavoratore dipendente, ma la passione per il mondo vino era dentro di me da parecchio tempo. Non saprei dire “come” sia nata la passione per questo mondo, anzi, ancora oggi me lo chiedo. Ricordo ancora che a 18 anni appena presa la patente, il mio primo viaggio con Giulia, la mia compagna, fu proprio andare in Toscana per cantine (tutti gli amici andavano a Rimini-Riccione a far festa… quindi forse già all’epoca non ero tanto a posto 😊). Da quella volta tutti gli anni organizzavamo questa tipologia di vacanze a tema. Poi i 3 anni corso AIS. E Poi l’orto del Nonno, credo sia stato proprio quello il collegamento tra la bottiglia di vino e la terra.

Sicuramente dall’orto del Nonno ho capito quanto sia importante la cura della terra dalla quale nascono poi i frutti che coltiviamo. I pomodori del nonno erano sempre più buoni di quelli che compravo da un’altra parte. Le fave erano così croccanti e ricche di sapore che le mangiavo crude senza neanche il bisogno di condirle. E i cetrioli, a morsi, non c’era bisogno neanche di sbucciarli perché la buccia non era amara e soprattutto eri tranquillo che non ci fosse stato spruzzato nulla di non salutare sopra. Ecco… voglio fare vino così.

Fin dall’inizio ho pensato che questo fosse un progetto a lunghissimo termine ed in continua evoluzione. Ogni anno, mese, settimana o giorno, devo “combattere” con le 1000 idee che ho in testa e quelle che effettivamente sono realizzabili. Lo scopo è sicuramente quello di un organismo agricolo ampio e complesso. Già oggi la produzione di vino è accompagnata da quella dell’olio. Un domani spero possa esserci molto di più e soprattutto una piccola struttura ricettiva dove poter accogliere ospiti in maniera semplice e vera per fargli vivere delle giornate un po’ Spensierè, come il mio primo vino.

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